Attivazione delle piastrine

Dopo l’adesione delle piastrine, il collagene subendoteliale si lega ai recettori della piastrina, che la attiva. Durante l’attivazione piastrinica, la piastrina rilascia una serie di importanti citochine e mediatori chimici attraverso la degranulazione. Le sostanze chimiche rilasciate includono ADP, VWF, trombossano A2, fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF), fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF), serotonina e fattori di coagulazione. L’ADP e il VWF extra sono particolarmente importanti perché fanno sì che le piastrine vicine aderiscano e si attivino, oltre a rilasciare più ADP, VWF e altre sostanze chimiche. La formazione del tappo piastrinico è considerata un processo di feedback positivo perché i livelli di ADP e VWF sono successivamente aumentati man mano che sempre più piastrine si attivano per formare il tappo.

ADP: la struttura chimica dell’ADP, una molecola che causa l’attivazione piastrinica ed è coinvolta nella componente di feedback positivo dell’attivazione piastrinica.

Gli altri fattori rilasciati durante l’attivazione piastrinica svolgono altre importanti funzioni. Il trombossano è un derivato dell’acido arachidonico (simile alle prostaglandine) che attiva altre piastrine e mantiene la vasocostrizione. La serotonina è un mediatore infiammatorio di breve durata con un effetto vasocostrittivo che contribuisce ai cambiamenti vascolari associati all’infiammazione durante una lesione. PDGF e VEGF sono coinvolti nell’angiogenesi, la crescita di nuovi vasi sanguigni e la proliferazione del ciclo cellulare (divisione) dopo una lesione. I fattori di coagulazione includono il fattore V e VIII, che sono coinvolti nella cascata di coagulazione che converte il fibrinogeno in rete di fibrina dopo la formazione di tappi piastrinici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.