Kwame Toure (Stokely Carmichael) ha riferito:

Il giorno dell’apertura, mentre i membri del Congresso e i loro assistenti si facevano strada attraverso queste gallerie, girarono un angolo e si trovarono a passare tra due file di uomini e donne neri silenziosi e lavoratori del Mississippi.

Le persone, distanziate di circa tre metri, stavano ferme come statue, dignitose, erette, assolutamente silenziose. … I membri del Congresso erano passati in piccoli gruppi, ogni gruppo, un membro del Congresso e uno o due assistenti, immersi nella conversazione. Giravano l’angolo e per un momento la vista della nostra gente li bloccava. Noi non ci muovevamo e non dicevamo una parola borbottando. Poi il gruppo camminava tra le due file, ma ora improvvisamente molto silenzioso. È difficile descrivere la potenza di quel momento.

Ho guardato i volti dei legislatori mentre passavano. La maggior parte non riusciva a distogliere lo sguardo da quei volti neri stanchi e consumati. Alcuni offrivano un timido saluto, un sorriso o un timido saluto. Altri arrossirono e abbassarono lo sguardo. Tutti sembravano spaventati. Alcuni chiaramente nervosi, persino spaventati. Tutti sembravano profondamente colpiti in qualche modo. I nostri sono rimasti lì a guardarli. Per questi legislatori che usavano i tunnel quella mattina, quella presenza impassibile e profondamente fisica era un confronto inaspettato con la realtà. Quella presenza grave e muta divenne la più efficace ed eloquente delle testimonianze. Per quei membri del Congresso che passavano, la questione dell’ingiustizia politica del Sud non poteva più rimanere una statistica astratta, distante, e dismissibile.

Mentre lo speaker della Camera McCormick convocava la sessione, il membro del Congresso William Ryan (D-NY) si alzò per introdurre una “risoluzione di equità” che avrebbe bloccato la seduta dei cinque uomini bianchi eletti alla Camera dal Mississippi. Dopo essere stato inizialmente ignorato, Ryan fu autorizzato a parlare. La sua risoluzione fu sconfitta dopo un voto per appello nominale da parte di Rep. Edith Green (D-OR).

Anche se la risoluzione fu sconfitta, il voto fu la prova che c’erano alcuni nel Congresso che riconoscevano l’ingiustizia che esisteva in Mississippi. Il MFDP e i deputati sfiduciati ebbero 40 giorni per raccogliere prove a sostegno e difesa dei loro argomenti. Compilarono e presentarono 600 prove al Congresso, contribuendo ai più ampi sforzi di pressione per il Voting Rights Act del 1965.

Questa descrizione è, con piccoli adattamenti, tratta dagli archivi CRMvet.

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Descrizione dettagliata e documenti primari del MFDP e della Sfida del Congresso presso gli archivi CRMvet.

Lezione scaricabile gratuitamente per le classi delle scuole superiori sul MFDP: “Sharecroppers Challenge U.S. Apartheid: The Mississippi Freedom Democratic Party.”

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