Theodore Roosevelt regna come il più presidenziale uomo all’aperto nella storia degli Stati Uniti. Oggi, celebriamo l’eredità che ci ha lasciato attraverso discorsi, scritti e altro ancora.
Dalla sua campagna “foreste di mezzanotte” con Gifford Pinchot alla creazione del Servizio Forestale degli Stati Uniti alla sua storia come allevatore e cacciatore di caccia grossa nel West americano, Theodore Roosevelt ha dedicato il lavoro della sua vita alla comprensione e conservazione delle terre pubbliche e della fauna selvatica. Alla fine del suo mandato come presidente, aveva stabilito un’eredità duratura proteggendo più di 150 milioni di acri di terre selvagge in nome della conservazione e del popolo americano.
Non solo Roosevelt ci ha lasciato un’eredità vivente di terre pubbliche e fauna selvatica, ma ci ha anche lasciato una serie di parole, ideali e modi di dire da vivere. Un secolo dopo la sua presidenza, le sue parole si ergono come direttive ponderate, conforto in mezzo alle sfide politiche che circondano la conservazione, e ricordi dei luoghi selvaggi che siamo fortunati di tenere oggi.
Ecco 21 delle mie citazioni preferite del nostro 26° presidente:
Theodore Roosevelt Favorite Conservation Quotes
1 – “C’è una gioia nella vita dura dell’aperto. Non ci sono parole che possano raccontare lo spirito nascosto della natura selvaggia che può rivelare il suo mistero, la sua malinconia e il suo fascino. La nazione si comporta bene se tratta le risorse naturali come beni che deve consegnare alla prossima generazione aumentati e non diminuiti di valore. Conservazione significa sviluppo tanto quanto protezione.”
2 – “Siamo caduti eredi della più gloriosa eredità che un popolo abbia mai ricevuto, e ognuno deve fare la sua parte se vogliamo mostrare che la nazione è degna della sua buona fortuna.”
3 – “Siamo diventati grandi grazie all’uso generoso delle nostre risorse. Ma è giunto il momento di indagare seriamente su ciò che accadrà quando le nostre foreste non ci saranno più, quando il carbone, il ferro, il petrolio e il gas saranno esauriti, quando i suoli si saranno ulteriormente impoveriti e si riverseranno nei torrenti, inquinando i fiumi, denudando i campi e ostacolando la navigazione.”
4 – “Più ci si addentra nella natura selvaggia, più grande è l’attrazione della sua libertà solitaria.”
5 – “Non credo che nessun uomo possa apprezzare adeguatamente il mondo di oggi se non ha qualche conoscenza – un po’ più di una conoscenza minima, qualche sensazione per e di – la storia del mondo del passato.”
6 – “Abbiamo il diritto di aspettarci che gli uomini più preparati e meglio istruiti del versante del Pacifico, delle Montagne Rocciose e dei grandi Stati di pianura prendano l’iniziativa per la conservazione e il giusto uso delle foreste, per assicurare il giusto uso delle acque, e nel fare in modo che la nostra politica fondiaria non sia distorta dal suo scopo originale, ma sia perpetuata da emendamenti, da cambiamenti quando tali cambiamenti sono necessari per la vita di quello scopo, lo scopo essendo quello di trasformare il dominio pubblico in fattorie che siano tutte di proprietà dell’uomo che effettivamente le coltiva e vi fa la sua casa.”
7 – “Sii pratico e generoso nei tuoi ideali. Tieni gli occhi sulle stelle, ma ricordati di tenere i piedi per terra.”
8 – “Non è il critico che conta; non l’uomo che fa notare come l’uomo forte inciampa o dove l’autore delle azioni avrebbe potuto farle meglio. Il merito appartiene all’uomo che è effettivamente nell’arena, il cui volto è segnato dalla polvere e dal sudore e dal sangue; che si sforza valorosamente; che sbaglia, che viene meno ancora e ancora … che conosce i grandi entusiasmi, le grandi devozioni; che spende se stesso in una causa degna; che nel migliore dei casi conosce alla fine il trionfo dell’alta realizzazione, e che nel peggiore, se fallisce, almeno fallisce pur osando molto, così che il suo posto non sarà mai con quelle anime fredde e timide che non conoscono né vittoria né sconfitta.”
9 – “Fai quello che puoi, con quello che hai, dove sei.”
10 – “Non c’è niente al mondo di più bello dello Yosemite, dei boschetti delle sequoie giganti e delle sequoie, del Canyon del Colorado, del Canyon di Yellowstone, dei Tre Tetoni; e la nostra gente dovrebbe fare in modo che siano conservati per i loro figli e i figli dei loro figli per sempre, con la loro maestosa bellezza tutta intatta.”
11 – “Di tutte le questioni che possono venire davanti a questa nazione, a parte la conservazione effettiva della sua esistenza in una grande guerra, non ce n’è nessuna che sia paragonabile per importanza al grande compito centrale di lasciare questa terra anche una terra migliore per i nostri discendenti di quanto lo sia per noi.
12 – “I difensori degli uomini miopi che nella loro avidità ed egoismo, se permesso, deruberanno il nostro paese di metà del suo fascino con il loro sconsiderato sterminio di tutte le cose selvatiche utili e belle, a volte cercano di difenderli dicendo che “il gioco appartiene al popolo”. Così è; e non solo alle persone ora vive, ma alle persone non ancora nate.
“Il ‘maggior bene per il maggior numero’ si applica al numero all’interno del grembo del tempo, rispetto al quale quelli ora vivi formano solo una frazione insignificante. Il nostro dovere verso il tutto, comprese le generazioni non ancora nate, ci impone di trattenere una minoranza odierna senza principi dallo sprecare il patrimonio di queste generazioni non ancora nate. Il movimento per la conservazione della vita selvaggia e il più ampio movimento per la conservazione di tutte le nostre risorse naturali sono essenzialmente democratici nello spirito, nello scopo e nel metodo.”
13 – “La mancanza di potere di provare gioia nella natura all’aperto è una vera disgrazia come la mancanza di potere di provare gioia nei libri.”
14 – “Un boschetto di sequoie o sequoie giganti dovrebbe essere conservato come si conserva una grande e bella cattedrale.”
15 – “L’ottimismo è una buona caratteristica, ma se portato all’eccesso, diventa follia. Siamo inclini a parlare delle risorse di questo paese come inesauribili; non è così.”
16 – “… l’uomo che conta veramente nel mondo è l’esecutore, non il semplice critico – l’uomo che effettivamente fa il lavoro, anche se rozzamente e imperfettamente, non l’uomo che solo parla o scrive su come dovrebbe essere fatto.”
17 – “C’erano tutti i tipi di cose di cui avevo paura all’inizio, dagli orsi grizzly ai cavalli ‘cattivi’ e ai pistoleri; ma agendo come se non avessi paura ho gradualmente cessato di avere paura.”
18 – “Questo paese non sarà permanentemente un buon posto in cui vivere per nessuno di noi, a meno che non lo rendiamo un posto ragionevolmente buono per tutti noi.”
19 – “Gli Stati Uniti in questo momento occupano una posizione deplorevole, essendo forse il principale colpevole tra le nazioni civilizzate nel permettere la distruzione e l’inquinamento della natura. Tutta la nostra civiltà moderna è in difetto in questa faccenda. Ma noi in America siamo probabilmente i più colpevoli … Noi facciamo tesoro delle immagini e della scultura. Consideriamo i templi attici e gli archi di trionfo romani e le cattedrali gotiche come di valore inestimabile.
“Ma noi siamo, nel complesso, ancora in quel basso stato di civiltà in cui non capiamo che è anche vandalismo volutamente distruggere o permettere la distruzione di ciò che è bello in natura, sia esso una scogliera, una foresta o una specie di mammifero o uccello. Qui negli Stati Uniti trasformiamo i nostri fiumi e torrenti in fogne e discariche, inquiniamo l’aria, distruggiamo le foreste e sterminiamo pesci, uccelli e mammiferi, per non parlare di volgarizzare paesaggi incantevoli con orrende pubblicità.”
20 – “La vita è una grande avventura… accettala con questo spirito.”
21 – “Non ci può essere una questione più grande di quella della conservazione in questo paese.”
E a questo punto finale, dico, “Amen, signor Presidente.”
Se siete spinti a essere più profondamente coinvolti negli sforzi di conservazione di oggi, vi suggerisco di donare tempo e sforzi alla Theodore Roosevelt Conservation Partnership, Artemis Sportswomen, e Backcountry Hunters & Anglers.