Analisi MaxDiff

Ott 23, 2021

L’analisi della differenza massima (MaxDiff), conosciuta anche come “best-worst scaling”, è stata inventata da Jordan Louviere nel 1987. Ai partecipanti alla ricerca viene chiesto ripetutamente di indicare il migliore e il peggiore elemento di un sottoinsieme di elementi. Dopo l’analisi, MaxDiff produce un rango tra gli elementi testati più una distanza metrica tra gli elementi.

Siccome i ranghi sono stabiliti a livello individuale, possono variare notevolmente tra gli intervistati. Usiamo la cluster analysis per identificare i segmenti con risposte simili, fornendo input per strategie di marketing che riconoscono che non tutti i consumatori sono uguali.

MaxDiff: benefici & limitazioni

  • Le differenze culturali che si vedono nelle domande di valutazione sono assenti
  • Possono essere inclusi più elementi che con una normale classifica
  • Maggiore discriminazione tra gli elementi e tra gli intervistati che con l’uso delle scale
  • Nessun modo semplice di capire la forza assoluta di un elemento
  • Con molti elementi, può diventare noioso per l’intervistato

MaxDiff: quando usarlo?

Per vagliare tra marche, dichiarazioni di immagine, caratteristiche del prodotto, claim pubblicitari, concetti completi o articolazioni di benefici. Più specifico:

  • Per i prodotti di consumo: per sviluppare un claim di prodotto vincente
  • Nella sanità: per la messaggistica e la comunicazione del prodotto
  • Nella salute del consumatore: per comunicare efficacemente i benefici per la salute

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