Il corpo della tarantola condizionatamente possibile si divide in due parti – prosoma (cefalotorace) e opistosoma (addome), uniti tra loro piccolo saltatore – pedicello.
Soprattutto tutto il corpo del ragno è coperto da un guscio spesso e abbastanza duro – esoscheletro, che si presenta come una cuticola chitinizzata con uno strato di cellule sottostanti – ipoderma. La maggior parte della cuticola dura è insita negli artigli e nelle chelicere, la cuticola meno dura, a bande di gomma, è formata nelle articolazioni delle gambe. L’esoscheletro svolge diverse funzioni: strettamente scheletrico, al quale è attaccata la maggior parte dei muscoli; serve da cuscinetto tra l’organismo del ragno e l’ambiente circostante, impedendo la sua rapida perdita di umidità, così come la protezione degli organi interni gentili dalle influenze meccaniche. Anche l’esoscheletro porta su di sé un sacco di setole e peli, eseguendo sensori, tatto e altri (per esempio, difensivo) di funzione. Elemento principale e importante, formando esoscheletro ragno – chitina (polisaccaride nitrico), che in connessione con sclerotina (proteina) fornisce la sua durezza.
Prosoma (cefalotorace), probabilmente, la parte più importante e funzionale del corpo del ragno in quanto in esso è disposto ganglio (cervello) пof ragno e i muscoli principali (in particolare, di succhiare stomaco e muscoli, hanno il compito di movimento e di controllo da chelicerae). La sua porta anche su di sé cheliceri e segmenti basali di arti di ragno – сoxa. Dal prosoma di cui sopra coperto di cruscotto- сarapace, alla parte anteriore (tubercolo) di cui depone un occhi (ocelli), quattro paia. Il carapace ha una pressione centrale in – (аpodeme tergale), a cui si fissano i muscoli.
Con i lati inferiori del prosoma, di fronte al carapace, si trova lo sterno, nella cui parte inferiore si trovano due cellule – sigilli, funzioni che finora non sono state realizzate. Nella parte anteriore dello sterno, alla base delle chelicere, ci sono ancora due segmenti (le cosiddette “labbra” inferiore e superiore) – il labium (rostro) e il labrum. Dei lati il carapace e lo sterno sono limitati dai segmenti basali delle zampe (сoxa). Tutte queste parti sono unite tra loro da membrane elastiche (pleure) e coprono una spessa copertura di setole e peli.
Opisthosoma (addome) ha anche una maggiore importanza nelle organizzazioni delle tarantole e conclude in sé gli organi, eseguendo funzioni digestive, riproduttive e di riposo del suo organismo. Dal basso, alla base dell’opistosoma, si trova la piattaforma epiginica – (epiginum), che viene ricavata dalla parte rimanente dell’addome frontalmente dal pedicello, e dietro dal solco epiginico, disposto tra la prima coppia di “polmoni a libro” che si separano sotto il mezzo, per cui segue la seconda coppia di “polmoni a libro”, di costruzione simile. All’estremità dell’addome della tarantola si trovano due paia di appendici che producono seta (spinneret) e l’ano.
Appendici. Il corpo del ragno ha 8 paia di pertinenze (appendici). La prima coppia di appendici, orizzontalmente prominente nelle parti anteriori del corpo, si chiama сhelicerae. Ciascuna di queste pertinenze consiste di due segmenti, uno esterno simile a un artiglio (“dente”) che cade nella scanalatura del segmento principale (come lama di un coltello pieghevole). Il canale del veleno ferrico è aperto all’estremità di ogni dente. Con i cheliceri la tarantola cattura il pasto, lo mastica, lo trascina sopra i bozzoli, la protegge dai nemici, si aiuta a scavare le tane e così via.
Seguente paio di pertinenze, disposte accanto ai cheliceri, – рedipalpi, che sebbene e sembrano gambe, ma molto più corte, hanno solo un artiglio e non svolgono le funzioni motorie, ma servono anche gli organi del senso del tatto. Oltre ai maschi adulti i pedipalpi sono mutati in relazione alla loro funzione copulativa i segmenti apicali sono trasformati in organi copulativi (сymbium). Ogni pedipalpo è costituito da semi di segmenti tubolari, uniti tra loro da membrane gommose, l’ultimo dei quali porta all’estremità due grappoli di setole (cuscinetti delle dita) e un artiglio. Partendo dalla base sono: coxa (I), trocantere (II), femore (III), rotula (IV), tibia (V) tarso (VI) e pretarso.
Dopo i pedipalpi seguono quattro paia di zampe ambulanti, ciascuna delle quali ha anche sette segmenti. A differenza del pedipalpo, il segmento apicale delle zampe a piedi ha due artigli, e anche il sesto segmento (tarso) è diviso in due pseudosegmenti – basitarsus e telotarsus. Oltre ai maschi adulti di molte specie di tarantole, la parte inferiore del quinto segmento del primo (a volte del secondo) paio di zampe porta lo sperone (uncino), impiegato per la deduzione delle chelicere delle femmine durante l’accoppiamento.
Le zampe, come i pedipalpi delle tarantole, sono coperte da diversi tipi di peli e setole, che in gran parte svolgono funzioni olfattive e sensoriali. Tuttavia, le file di setae disposte sui segmenti VI e VII e spesso con bassa marea metallica, sono raggruppate in una formazione speciale – scopulae e permettono al ragno pesante di arrampicarsi su superfici di vetro liscio.
L’ultima, singola pertinenza disposta sulla fine dell’addome – spinneret (appendici di seta). Tutte le tarantole hanno due paia di tali appendici: una delle quali praticamente non si vede e assomiglia alla coppia di tubercoli difficilmente visibili, la coppia posteriore è ben sviluppata alla maniera delle appendici allungate. Entrambe le coppie producono la tela, collegata con ghiandole che producono seta, occupando molta parte dell’addome. La ragnatela dei ragni è vicina nella sua composizione chimica alla seta dei bachi da seta (si differenzia per i materiali meno appiccicosi – sericina). La base della struttura della ragnatela forma la fibroina proteica, formata da un complesso di albumina, acido glutaminico e alfa-alanina.
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