Benvenuti al Viaggio

Gen 22, 2022

Benvenuti alla vostra pratica di meditazione per rimodellare la vostra coscienza, rompere le abitudini negative, e onorare i cicli di vita che si svolgono nel vostro essere.

La meditazione di oggi è stata ispirata da Elena Brower, un’insegnante di yoga a cui mi rivolgo per saggezza, ispirazione e guida. La ringrazio per avermi introdotto a questa esperienza di mediazione.

E ora, ho l’onore di introdurre voi a questa esperienza.

Benvenuta cara e grazie per aver scelto di essere qui.

Il canto SA TA NA MA (detto anche Kirtan Kriya) deriva dal lignaggio Kundalini ed è stato creato da Yogi Bhajan, l’uomo che ha portato il Kundalini yoga negli Stati Uniti. È considerata la meditazione più importante all’interno del Kundalini, ed è raccomandata come una pratica fondamentale per tutti gli studenti.

Yogi Bhajan ha detto che se fai solo una meditazione, è questa.

Ecco perché.

I mantra hanno una potente capacità di rimodellare la nostra mente subconscia e ci aprono alla possibilità di un cambiamento trasformazionale. Quando cantiamo SA TA NA MA, possiamo connetterci con gli strati più profondi di chi siamo.

Saluta la tua anima, o quello che mi piace chiamare, il tuo MIGLIOR SÉ.

E’ qui, in questo strato profondo, che possiamo liberarci dagli schemi di pensiero negativi, pulire il sistema dai detriti stagnanti, e rimodellare il nostro mondo interno per l’allineamento e il benessere.

Per essere trasparente, non ho sperimentato personalmente questo, ma non mi sono nemmeno impegnato in questa specifica pratica di meditazione. Ma, le poche volte che mi sono impegnato con il Kirtan Kriya, SA TA NA MA, ho sentito un senso più profondo di connessione, calma e chiarezza.

Yogi Bhajan raccomanda di fare questo ogni giorno per 11 minuti, e come tutte le cose potenti in cui ci impegniamo, i cambiamenti e i benefici inizieranno a prendere forma e a manifestarsi.

Ora, parliamo del come fare per la meditazione di oggi.

Cantando il Kirtan Kriya, SA TA NA MA, collegheremo il pollice ad ogni dito, creando diversi mudra che rappresentano le quattro fasi della vita. Qui sotto c’è un tutorial illustrato, così come un’ulteriore spiegazione dietro ogni dura.

Collegare il pollice ad ogni dito, e ripetere:

  • dito punta – SA
  • dito medio – TA
  • dito anulare – NA
  • dito minuscolo – MA

SA: Il primo ciclo della vita

Come connetti il pollice al dito indice, visualizza il vasto universo, i suoi molti misteri, il suo grande potere e la sua estrema bellezza.

Questo ciclo vitale rappresenta il nulla, il potenziale infinito e la coscienza cosmica.

Questo è il luogo da cui nasce tutta l’esistenza, l’universo.

TA: Il secondo ciclo vitale

Come connetti il pollice al dito medio, riconosci esattamente dove sei in questo momento. State risiedendo, essendo ed esistendo sul pianeta terra, come parte del mondo.

Mi piace chiamare questo ciclo, il Mezzo Disordinato.

E’ dove sperimentiamo complessità, frustrazione, gioia, dolore, avventura, noia, separazione e unità.

Come esseri viventi, una parte di noi risiederà sempre in questo piano, ma una parte di noi può anche percorrere l’intera esperienza, specialmente se desideriamo liberarci degli strati ed evolvere nella versione migliore di noi stessi.

NA: Il Terzo Ciclo della Vita

Come connetti il pollice all’anulare, riconosci che tutto – persone, piante, animali, stagioni, momenti, abitudini ed esperienze – sperimenta la morte.

Il cambiamento e la transizione sono il modo in cui l’universo continua ad evolversi, e tuttavia noi lo sperimentiamo anche nel microcosmo dei nostri stessi mondi. La morte può simboleggiare profondo dolore, tristezza e afflizione, e può anche simboleggiare speranza e prosperità.

Per esempio, perdere una persona cara può causare un disordine di emozioni, sensazioni e azioni, facendo sì che la nostra coscienza si fissi sul dolore, e tuttavia se la vera guarigione è permessa e sperimentata, può anche produrre una profonda trasformazione. Ho imparato questo leggendo la storia di Sheryl Sandberg nell’Opzione B. E’ stato sorprendente come la sua anima sia cresciuta dalla terribile e ingiusta tragedia della perdita del marito, eppure ha instillato speranza e crescita in così tanti che hanno sentito anche loro la pesantezza della morte.

Un’altra lente da cui vedere questo ciclo è in relazione all’evoluzione della nostra anima. Mentre continuiamo a perseguire pensieri, sentimenti, azioni, intenzioni, e relazioni che si prestano alla crescita della nostra anima, è naturale sperimentare la morte del disordine psichico (schemi di pensiero ed emozioni negative), abitudini improduttive, e relazioni tossiche.

E ricorda, quando mi riferisco alla tua anima, sto parlando del tuo MIGLIORE SÉ.

MA: Il Quarto Ciclo della Vita

Infine, mentre connetti il pollice al mignolo, riconosci che ogni morte porta al rinnovamento, una rinascita o emersione, chiamiamola così, portando nuove possibilità e opportunità nell’universo e nelle nostre vite individuali.

Madre Natura è il nostro migliore esempio di questo, come le stagioni cambiano ogni anno, siamo testimoni di questo bellissimo processo.

Tutta la nascita/rinascita viene da un luogo di nulla, offrendo un potenziale infinito per creare la vita che vogliamo vivere e condurre. Questo è ciò che ci riporta all’inizio, collegando il nostro pollice al dito indice, e continuando a pedalare attraverso gli stadi della vita e tutte le sue esperienze.

Sei ora corazzato con le informazioni per sperimentare efficacemente la meditazione SA TA NA MA (Kirtan Kriya) e beneficiare del suo significato e intenzione meravigliosamente profondi.

Come ho detto all’inizio del post di oggi, se questa meditazione sta parlando al vostro MIGLIORE SÉ, allora si raccomanda di farla ogni giorno per un minimo di 11 minuti (secondo Yogi Bhajan). Se scegliete di prendere questo impegno, seguitelo, e date al vostro sistema nervoso il tempo necessario per integrare il mantra e i mudra nel vostro essere.

E hey, se provate questa meditazione e non vi sentite chiamati a continuare, va bene anche questo. Ti esorto però a continuare a cercare ciò che ti parla e poi a dedicarti a quella pratica.

È solo con la dedizione, l’impegno, la pazienza e la volontà che possiamo iniziare a testimoniare e a sperimentare gli effetti profondi di questi insegnamenti spirituali.

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