Le piante hanno bisogno di radici e anche se alcune piante assorbono acqua e sostanze nutritive dall’aria o dalle piante ospiti, la maggior parte ha le radici ben piantate nel terreno e qui vediamo quali sono le loro funzioni. In primo luogo le radici (si spera) ancorano saldamente la pianta nel terreno contro i colpi dei venti e degli animali di passaggio. In secondo luogo, le piante prendono le sostanze nutritive dal terreno, dal compost o da altri mezzi di crescita attraverso le loro radici. Il processo di base è lo stesso qualunque sia la dimensione della pianta, dagli alpini che abbracciano il terreno agli enormi alberi della foresta: sono i peli sulle minuscole radichette alle estremità del sistema radicale che assorbono l’acqua dal terreno; le enormi radici spesse che si vedono su alberi e arbusti servono ad ancorare saldamente la pianta nel terreno, a diffondere le radici funzionanti su una vasta area per raggiungere la maggior parte dell’acqua e a trasportare l’acqua assorbita e i nutrienti alle parti attive della pianta sopra il terreno, come le foglie per la fotosintesi. Le piante assorbono solo i nutrienti disciolti in acqua, quindi anche questi arrivano attraverso i peli delle radici. Contrariamente alla credenza comune, le radici non crescono verso l’acqua – non possono rilevare l’acqua a distanza – ma crescono verso il basso in quanto rilevano il centro di gravità, una proprietà chiamata geotropismo, e si diffondono ramificandosi fino a quando entrano in contatto con l’acqua nel terreno.

Radici robuste pronte per il trapianto di questa piantina di piselli

E’ abbastanza ovvio quindi che le radici delle piante hanno bisogno di acqua nel terreno; quello che forse non è così ovvio è che hanno anche bisogno di una fornitura costante di ossigeno dall’aria negli spazi tra le particelle del terreno. L’ossigeno è fondamentale per la “respirazione” di tutte le cellule vegetali per rilasciare energia sia per alimentare i loro processi che per crescere. Senza ossigeno le radici respirano senza ossigeno (anaerobicamente) per un breve periodo, ma questo produce meno energia e sottoprodotti tossici che iniziano a uccidere le cellule. Questo è il motivo per cui l’accumulo di acqua a lungo termine è un problema per le piante che non sono adattate a crescere in paludi o stagni. Una volta che i minuscoli peli delle radici sono morti, devono essere sostituiti, consumando preziosa energia immagazzinata, una volta che il terreno si asciuga prima che il resto della pianta possa iniziare a crescere.

L’unica buona notizia è che le piante dormienti in inverno hanno bisogno di molta meno energia e quindi generalmente sopravvivono alle inondazioni più a lungo delle piante in crescita attiva in primavera ed estate. Se avete un regolare problema di allagamento o di deposito d’acqua in una parte del vostro giardino, considerate di migliorare la struttura del terreno per aumentare il drenaggio naturale o anche di installare dei drenaggi per portare via l’acqua in eccesso. In alternativa, potreste incanalare le vostre risorse naturali per creare un giardino paludoso.

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