Che cos’è il contrasto?

Il contrasto nell’arte è una differenza distinta tra gli elementi di una forma o composizione; sia visivamente che nel soggetto.

Nell’esempio sotto, sono mostrati due tipi di contrasto. L’immagine a sinistra rappresenta il contrasto visivo, che si ottiene attraverso l’uso di intensi colori complementari. I colori complementari – uno di fronte all’altro sulla ruota dei colori – sono opposti in termini di tonalità, e più sono intensi, più contrasto creano.

L’immagine a destra mostra il contrasto nel soggetto. Anche la notte e il giorno sono opposti, e l’uso di entrambi nella stessa composizione crea un forte contrasto.

Esempi di contrasto nelle opere d’arte: contrasto visivo

Richard Anuszkiewicz: Plus Reversed 1960

fonte http://www.newworldencyclopedia.org/entry/Op_art

Un esempio di op art, questo dipinto ha un contrasto di colori così forte che gioca con la percezione visiva e fa sembrare che le forme siano in movimento. C’è anche un contrasto nelle forme, in quanto le forme positive diventano forme negative e viceversa.

Charles Sheeler Golden Gate, 1955
Olio su tela H. 25 1/8 in. (63,8 cm), L. 34 7/8 in. (88,5 cm)
Metropolitan Museum of Art, George A. Hearn Fund, 1955 (55.99)

Fonte: Charles Sheeler: Golden Gate (55.99) | Heilbrunn Timeline of Vissual contrast and contrast in subjeArt History | The Metropolitan Museum of Art

Questo è un drammatico e bellissimo ritratto di un drammatico e bellissimo ponte, il Golden Gate Bridge a San Fransisco, California. Il ponte ha una distinta tonalità arancione, e contro il cielo blu, crea un forte contrasto visivo. Sheeler ha ottimizzato questo contrasto semplificando e quasi astraendo la forma del ponte in forme, ed esaltando l’intensità del colore del ponte e del cielo. L’angolo di vista rivela la sua grandezza e magnificenza.

Andy Warhol Electric Chair 1971

stampa su carta 35.5 x 48 pollici

tutti firmati a inchiostro sul retro BL “Andy Warhol ’71”; tutti con iscrizione in inchiostro offset BR “© Copyright Factory Additions/Edition Bischofberger Zürich 138/250” Edition:138/250 Printer:Silkprint Kettner, Zurich, Switzerland Publisher:Factory Additions, Edition Bischofberger, Zürich

dalla mostra personale del Walker sArt Center: Andy Warhol Drawings, 1942-1987, 1999

Walker Art Center, Minneapolis

fonte immagine walkerart.org

Dal testo dell’etichetta di Andy Warhol, Electric Chair (1971), dalla mostra Art in Our Time: 1950 to the Present, Walker Art Center, Minneapolis, 5 settembre 1999 – 2 settembre 2001: “Nel 1962, Andy Warhol iniziò una serie di dipinti serigrafati di morte e disastri che includevano fotografie di suicidi, incidenti aerei e automobilistici, e celebrità colpite da tragedie come Marilyn Monroe e Jacqueline Kennedy. Tutte le immagini erano prese dalla stampa. Rappresentò una sedia elettrica in diversi gruppi di schermi di seta nel corso degli anni sessanta, il primo nel 1963, lo stesso anno in cui il Penitenziario di Stato di Sing Sing di New York eseguì le sue ultime due esecuzioni sulla sedia elettrica (la pena capitale fu vietata negli Stati Uniti dal 1963 al 1997). Per la sua retrospettiva del 1968 al Moderna Museet di Stoccolma, Warhol produsse un’altra serie, di cui queste opere fanno parte. In queste stampe, tuttavia, fece alcune variazioni: ritagliò l’immagine per portare la sedia elettrica in primo piano, e la proiettò in una varietà di colori diversi dal nero, stampando occasionalmente immagini doppie fuori registro. Secondo il racconto dell’artista, la replica dell’immagine aveva lo scopo di “svuotarla” di significato”

Questa stampa contiene un netto contrasto visivo nei colori utilizzati. Presenta anche un contrasto nel soggetto, nel senso che i colori utilizzati non si adattano alla nostra interpretazione dell’aspettativa di una sedia elettrica. Il risultato è che ci fa guardare e considerare la sedia elettrica in un modo nuovo.

Esempi di contrasto nell’opera d’arte: contrasto nel soggetto

Emmanuel Rudnitsky (Man Ray) Regalo 1921

Fusione di ferro, chiodi6 x 3 1/2 x 5 in. (15,24 x 8,89 x 12.7 cm)
Editore Emmanuel Galleria II Fauno, Torino
(replicato in un’edizione del 1970 di 11)
Minneapolis Institute of Arts The William Hood Dunwoody Fund
Immagine Copyright:© Man Ray Trust / Artists Rights Society (ARS), NY / ADAGP, Parigi

Il titolo di quest’opera, “The GIft”, nasconde il suo contenuto e presenta un contrasto tra la nostra idea di cosa sia un regalo e ciò che questo oggetto rappresenta. Un ferro da stiro, normalmente utilizzato per stirare i vestiti, è foderato di chiodi che impedirebbero il normale utilizzo dell’oggetto. Man Ray ci offre un gioco di parole visivo e un punto di vista surrealista della vita.

Mona Hatoum Nature morte aux grenades ( la morte della natura con le granate) 2006-2007
Cristallo, acciaio dolce e gomma

95 x 208 x 70 cm Edizione di 5 più 1 AP

Mona Hatoum Nature morte aux grenades dettaglio

imagre source http://www.maxhetzler.com/1036.0.html?&tx_hetzlergallery_pi1=1745&tx_hetzlergallery_pi1=298&tx_hetzlergallery_pi1=exhibitionviewzoom&tx_hetzlergallery_pi1=past&cHash=5d20876d14

Mona Hatoum presenta spesso nel suo lavoro un contrasto tra soggetto e materiali. Come Electric Chair di Warhol, quest’opera ci costringe a guardare un oggetto (bomba a mano) in un modo completamente nuovo, a causa dei colori brillanti e dei materiali inaspettati. Le “granate” sono esposte su quello che sembra essere un tavolo operatorio, suggerendo un esame ravvicinato e dettagliato – della bomba a mano – e presumibilmente il suo scopo, uso e storia nel mondo contemporaneo.

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