Gli uomini hanno due metodi di base per segnalare le loro emozioni ad altri uomini; espressione e proiezione.
Questi due metodi di segnalazione non sono uguali in facilità o produttività.
L’espressione emotiva è superiore nel guadagnare empatia e costruire l’autoregolazione emotiva.
La proiezione emotiva è più facile e spesso regressiva nel guadagnare empatia e costruire l’autoregolazione emotiva.
Come la maggior parte delle cose nella vita, il metodo più valido è quello più difficile da fare.
Ma come possiamo dire se stiamo esprimendo un’emozione o se ne stiamo proiettando una?
Un buon modo per capire la differenza è notare se la persona emotiva sta usando le affermazioni “Io” o “Tu”.
Una persona che esprime un’emozione userà per lo più affermazioni in cui è la persona al centro dell’attenzione.
“Ho paura perché non sono sicuro delle nostre finanze.”
“Sono arrabbiato perché hai insultato mia sorella a cena.”
“Sono frustrato perché non mi sento ascoltato.”
“Sono triste perché qualcosa in cui speravo non ha funzionato.”
Una persona che proietta un’emozione userà quasi esclusivamente dichiarazioni in cui la persona su cui sta proiettando è la persona di riferimento.
“Non mi spieghi la nostra situazione finanziaria!”
“Sei stato un tale idiota a cena!”
“Non ascolti mai niente, ti entra da un orecchio e ti esce dall’altro!”
“Non capisci. Non ti interessa nemmeno. E’ tutto quello che vuoi. Bene.”
Sia l’espressione che la proiezione sono metodi che una persona emotiva usa per cercare empatia, ma uno è un metodo molto migliore dell’altro. La ragione per cui l’espressione è migliore della proiezione è che non attacca la persona da cui l’individuo emotivo vuole l’empatia.
Anche se è vero che il nostro partner non spiega i soldi, è stato un idiota a cena, non ci ascolta e non è ricettivo ai nostri valori, proiettare muove comunque la coppia più lontano dalla comprensione, dalla riconciliazione e dalla crescita.
Perché? Quando un umano tenta di proiettare un’emozione negativa su un altro umano, quell’umano si difenderà dal peso emotivo che non ha voluto, non ha chiesto e da cui è naturalmente capace di difendersi.
Il meccanismo difensivo dell’umano su cui viene proiettato non farà che esacerbare qualsiasi disaccordo che la coppia sta avendo, intensificando la situazione in un posto dove altrimenti non sarebbe andata.
L’unica volta che questo non succede è quando la persona emotiva ha il dominio sulla persona proiettata in qualche modo. Una persona emotiva può desiderare davvero l’empatia per il suo stato emotivo, ma ciò che sta cercando invece è la sottomissione della persona che percepisce come la fonte delle sue emozioni negative.