Con un milione di specie a rischio di estinzione, Sir David Attenborough esplora come questa crisi della biodiversità abbia conseguenze per tutti noi, minacciando la sicurezza del cibo e dell’acqua, minando la nostra capacità di controllare il clima e mettendoci persino a maggior rischio di malattie pandemiche.
L’estinzione sta avvenendo fino a 100 volte più velocemente del tasso evolutivo naturale, ma il problema va oltre la perdita di singole specie. Tutto nel mondo naturale è collegato in reti che sostengono l’intera vita sulla terra, compresi noi, e stiamo perdendo molti dei benefici che la natura ci fornisce. La perdita di insetti sta minacciando l’impollinazione delle colture, mentre la perdita di biodiversità nel suolo minaccia anche la crescita delle piante. Le piante sono alla base di molte delle cose di cui abbiamo bisogno, eppure una su quattro è ora minacciata di estinzione.
L’anno scorso, un rapporto delle Nazioni Unite ha identificato i fattori chiave della perdita di biodiversità, tra cui la pesca eccessiva, il cambiamento climatico e l’inquinamento. Ma il più grande motore della perdita di biodiversità è la distruzione degli habitat naturali. Il settantacinque per cento della superficie terrestre (dove non è coperta dai ghiacci) è stata modificata dall’uomo, in gran parte per l’agricoltura, e come consumatori potremmo inconsapevolmente contribuire alla perdita di specie attraverso ciò che compriamo al supermercato.
Il nostro rapporto distruttivo con il mondo naturale non sta solo mettendo a rischio gli ecosistemi su cui facciamo affidamento. Le attività umane come il commercio di animali e la distruzione degli habitat guidano l’emergere delle malattie. Gli ecologisti delle malattie credono che se continuiamo su questa strada, la pandemia di quest’anno non sarà un evento unico.
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