Il Rinascimento – quell’esplosione culturale, politica, scientifica e intellettuale in Europa tra il XIV e il XVII secolo – rappresenta forse il periodo più profondamente importante nello sviluppo umano dalla caduta dell’Antica Roma.

Dalle sue origini nella Firenze del XIV secolo, il Rinascimento si diffuse in tutta Europa – la fluidità delle sue idee cambiò ed evolse per adattarsi al pensiero e alle condizioni culturali locali, pur rimanendo sempre fedele ai suoi ideali.

Ha coinciso con un boom di esplorazioni, commercio, matrimoni ed escursioni diplomatiche… e anche di guerre. Come per gli antichi greci e romani (da cui il Rinascimento ha preso tanta ispirazione), un esercito conquistatore poteva portare non solo un cambio di regime ma anche una revisione culturale.

Il Rinascimento cambiò il mondo in quasi tutti i modi possibili. Ebbe una sorta di effetto palla di neve: ogni nuovo progresso intellettuale aprì la strada ad altri progressi.

L’Italia del XIV secolo era un terreno fertile per una rivoluzione culturale. La peste nera aveva spazzato via milioni di persone in Europa – secondo alcune stime, uccidendone una su tre tra il 1346 e il 1353.

In base alle più semplici leggi dell’economia, ciò significava che coloro che erano sopravvissuti erano rimasti con una ricchezza proporzionalmente maggiore: o per il fatto che meno persone ereditavano di più, o semplicemente in virtù della domanda e dell’offerta – con meno lavoratori disponibili, i salari naturalmente aumentavano.

Al vertice della società italiana c’era una nuova razza di governanti, desiderosi di dimostrare la loro ricchezza in un modo che li distinguesse. Famiglie come i Medici di Firenze guardavano alle antiche civiltà romane e greche per l’ispirazione – e lo stesso facevano gli artisti che contavano sul loro patrocinio.

L’Italia fu inondata di classici “perduti” del mondo antico, e artisti come Leonardo da Vinci, Botticelli, Michelangelo, Raffaello e Donatello presero le loro storie, gli eroi e gli dei come punto di partenza per creare arte straordinaria.

L’arte rinascimentale non si limitava però a essere semplicemente bella. Dietro c’era una nuova disciplina intellettuale: si sviluppava la prospettiva, si studiavano la luce e l’ombra, si studiava l’anatomia umana – tutto alla ricerca di un nuovo realismo e del desiderio di catturare la bellezza del mondo come era realmente.

Se il Rinascimento fu la riscoperta dell’ambizione intellettuale delle civiltà classiche, fu anche la spinta ai confini di ciò che conosciamo – e di ciò che possiamo raggiungere.

Anche se gli artisti stavano creando un nuovo audace realismo, gli scienziati erano impegnati in una rivoluzione tutta loro. Copernico e Galileo avevano sviluppato una comprensione senza precedenti del posto del nostro pianeta nel cosmo, dimostrando che la Terra girava intorno al Sole.

I progressi della chimica portarono alla nascita della polvere da sparo, mentre un nuovo modello di matematica stimolò nuovi sistemi di commercio finanziario e rese più facile che mai navigare attraverso il mondo.

E gli uomini del Rinascimento navigarono. Colombo scoprì l’America, Ferdinando Magellano guidò una spedizione per circumnavigare il globo.

Anche se il nostro mondo si riduceva in dimensioni e significato quando veniva collocato nel contesto della nostra nuova comprensione dell’universo, esso cresceva in termini fisici, mentre nuovi continenti venivano scoperti, nuove terre colonizzate, nuove culture scoperte le cui credenze e comprensioni si aggiungevano alla grande tempesta intellettuale che imperversava in Europa.

Pensatori radicali come il protestante Lutero e l’umanista Erasmo esposero un nuovo modo di guardare il mondo che doveva meno alla cieca sottomissione alla Chiesa cattolica e più alle possibilità inerenti alla mente umana.

Mai prima (o dopo) c’era stato un tale incontro tra arte, scienza e filosofia. E mai prima d’ora c’era stata una tale opportunità di diffonderla così ampiamente.

Gli stessi progressi scientifici che il Rinascimento stava sviluppando contribuirono anche a una delle sue grandi eredità: la stampa.

Nel 1440, Gutenberg introdusse nel mondo la stampa, il che significa che per la prima volta i libri potevano essere prodotti in massa. Una sola pressa poteva sfornare 3.600 pagine al giorno, dando luogo a un’esplosione di letteratura e idee senza precedenti nella storia.

Nel 1500, le presse da stampa in Europa occidentale avevano prodotto più di 20 milioni di volumi. E nel 1600 erano saliti a 200 milioni.

Lutero ed Erasmo divennero dei bestseller – e più tardi anche poeti, drammaturghi e romanzieri. Le nuove idee dei liberi pensatori, dei matematici e degli scienziati divennero accessibili alle masse, e l’arte e la scienza divennero, per la prima volta nella storia dell’umanità, veramente democratiche.

I semi del mondo moderno furono gettati e coltivati nel Rinascimento. Dalla circumnavigazione del mondo alla scoperta del sistema solare, dalla bellezza del David di Michelangelo alla perfezione della Gioconda di Leonardo, dal genio di Shakespeare all’audacia di Lutero ed Erasmo, e attraverso progressi mozzafiato nella scienza e nella matematica, l’uomo raggiunse nuove vette in questo periodo tumultuoso.

Il Rinascimento ha cambiato il mondo. Si potrebbe anche dire che ha creato tutto ciò che oggi conosciamo come vita moderna.

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