È stato ben documentato che le prestazioni dual-task sono più accurate quando ogni compito è basato su una diversa modalità sensoriale. È anche ben documentato che la memoria per ogni senso ha una durata ineguale, in particolare la memoria sensoriale visiva (iconica) e uditiva (ecoica). In questa tesi mi chiedo se le differenze nella durata della memoria sensoriale (ad esempio iconica o ecoica) abbiano implicazioni per la progettazione di un display multimodale. Poiché la memoria ecoica persiste per secondi in contrasto con la memoria iconica che persiste solo per millisecondi, una delle mie ipotesi era che in una condizione di doppio compito visivo-uditivo, le prestazioni saranno migliori se il compito visivo è completato prima del compito uditivo che viceversa. Nell’esperimento 1 ho indagato se la capacità di richiamare stimoli multimodali è influenzata dall’ordine di richiamo, con ogni modalità che viene risposto separatamente. Nell’Esperimento 2, ho studiato gli effetti dell’ordine dello stimolo e dell’ordine di richiamo sulla capacità di richiamare informazioni da una presentazione multimodale. Nell’esperimento 3 ho studiato l’effetto dell’ordine di presentazione usando un compito più realistico. Nell’Esperimento 4 ho indagato se la manipolazione dell’ordine di presentazione di stimoli di diverse modalità migliora la capacità degli esseri umani di combinare le informazioni dalle due modalità per prendere decisioni basate su regole preapprese. Come ipotizzato, l’accuratezza è stata maggiore quando gli stimoli visivi hanno risposto per primi e quelli uditivi per secondi. Inoltre, come ipotizzato, le prestazioni sono state migliorate non presentando entrambe le sequenze allo stesso tempo, limitando il carico percettivo. Contrariamente alle mie aspettative, la performance complessiva è stata migliore quando una sequenza visiva è stata presentata prima della sequenza audio. Anche se la presentazione di una sequenza visiva prima di una sequenza uditiva allunga l’intervallo di ritenzione visiva, fornisce anche il tempo per le informazioni visive di essere ricodificate in una forma più robusta senza interruzioni. L’esperimento 4 ha dimostrato che il processo decisionale che richiede l’integrazione di informazioni visive e uditive è migliorato riducendo il carico di lavoro e promuovendo un uso strategico della memoria ecoica. Viene proposta e valutata una struttura per prevedere i risultati dell’esperimento 1-4.