Questo articolo si concentra su John Nash, vincitore del premio Nobel per l’economia nel 1994, e soggetto del premiato film del 2001 A Beautiful Mind, al quale fu diagnosticata una schizofrenia paranoide nel 1958 all’età di 29 anni. Dopo aver presentato un resoconto dell’emergere, del decorso e dell’eventuale remissione della sua malattia, l’articolo sostiene la rilevanza del suo contributo alla teoria dei giochi, noto come equilibrio di Nash, per il quale ha ricevuto il premio Nobel, per gli studi di ricerca sul cervello schizofrenico e su come si discosta da quello normale. Si sostiene che l’equilibrio di Nash è descrittivo del cervello normale, mentre la teoria dei giochi formulata da John van Neumann, che la teoria di Nash sfida, è descrittiva del cervello schizofrenico. Il fatto che Nash e i suoi colleghi matematici non abbiano fatto l’associazione tra i suoi contributi alla matematica e il suo esaurimento mentale e che la sua successiva guarigione abbia esemplificato la validità di questo contributo è notato e discusso. I temi religiosi nel suo sistema delirante, compresa la sua visione di se stesso come una figura messianica segreta e il biblico Esaù, sono interpretati alla luce di queste teorie di gioco concorrenti e delle disfunzioni del cervello schizofrenico. Il suo riconoscimento che il suo ritorno alla normalità è venuto al prezzo del suo senso di essere in relazione al cosmo è anche notato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.