Sto fluttuando in uno spazio nero come l’inchiostro e l’unica cosa che posso sentire è il mio respiro pesante. Il silenzio all’inizio è un assassino. Come se non bastasse, sono completamente nudo. La fredda oscurità che mi avvolge e il caldo abbraccio dell’acqua rendono il tutto surreale. Sto sfidando la gravità. Anche se solo per 60 minuti. E tutto questo non accade nello spazio, ma nel bel mezzo della vivace Indiranagar di Bengaluru, in una piccola oasi di pace chiamata 1000 Petals, “un centro di meditazione e di spiritualità.”

Sono nascosto in un Relaxo-Pod

E’ un enorme guscio a prova di suono e luce, che dovrebbe imitare l’utero materno, che galleggia in 600 chili di sale Epsom sciolto in 10 pollici d’acqua. ‘Almeno non posso affogare’, è stato il mio primo pensiero. Mi diverte anche la mia temerarietà nel chiudere la capsula (c’è un semplice interruttore con cui si può controllare), lasciandola aperta solo un centimetro… non si sa mai, mi dico (si può anche lasciare aperta).

Ho le orecchie tappate e sono immune a qualsiasi senso del suono tranne il mio stesso respiro, e non l’avevo mai sentito così forte nella mia testa. Ora sapevo perché Vartika Gupta, co-fondatrice di 1000 Petals, continuava a dire, mentre mi sottoponeva alla Floatation Therapy o R.E.S.T. (Restricted Environmental Stimulation Technique): “Segui il movimento del tuo respiro e non pensare a niente.”

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E questa è stata la sfida più dura – la difficoltà di mantenere fermo sia il corpo che la mente. Per le persone affette da FOMO come me, che sbirciano nel loro telefono ogni due secondi, quel ‘non fare nulla’ comporta sintomi di astinenza.

Mi agitavo…

Con il mio corpo che sfiorava l’acqua, cercavo di regolare la testa, immaginandomi nel Mar Morto. Mi chiedevo da quanto tempo fossi lì, se il mio corpo stesse assorbendo tutti i benefici che avrebbe dovuto avere. E poi ero momentaneamente mortificato dal fatto che sarei uscito tutto raggrinzito e dall’aspetto sottaceto in salamoia.

In breve, ho fatto tutto quello che chiunque farebbe nella prima esperienza di galleggiamento – dai, non andrai a trovare la “pace interiore” e ad entrare in una nuova dimensione di onde cerebrali theta (dovresti arrivare a quello stato) in un solo galleggiamento, vero?

Vartika dice che i suoi clienti hanno usato questa terapia per molte cose, dal trattamento di ADHD, stress, ansia, depressione, alla fibromialgia, artrite e molto altro. Sono uscito dalla capsula rinfrescato e rilassato, però, e forse un po’ meno dolorante e dolorante, ma sicuramente gioioso di aver spuntato un’altra esperienza innovativa dalla mia lista immaginaria di cose da fare.

E alla fine, no, non sono uscito con l’aspetto di un cetriolo.

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