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Questa informazione non è intesa a servire o sostituire una consulenza legale. Si prega di contattare un centro anti-stupro femminista, una casa di transizione o un centro per le donne per ottenere ulteriori informazioni e riferimenti per una consulenza legale per la vostra situazione specifica.
Il consenso deve essere dato chiaramente ogni volta che le persone intraprendono un contatto sessuale.
Una donna ha il diritto legale di cambiare idea sul fare sesso in qualsiasi momento del contatto sessuale. Se il suo partner non si ferma nel momento in cui lei cambia idea, si tratta di aggressione sessuale.
Nel 1992 è stata approvata una nuova legge che definisce il “consenso” come l’accordo volontario di impegnarsi in un’attività sessuale con qualcuno. È popolarmente conosciuta come la legge “NO MEANS NO”.
Importante, la legge riconosce che ci sono alcune situazioni che rendono discutibile un vero accordo volontario. Tali situazioni includono se la persona che vuole fare sesso con voi è in una posizione di fiducia o in una posizione di potere o autorità su di voi. Per esempio, gli insegnanti o i capi hanno questo tipo di posizione, dato che hanno voce in capitolo sul voto che si ottiene, o se si mantiene il lavoro o si viene promossi. La legge dice che tu sei l’unica persona che può dare il permesso per te stessa. Il suo fidanzato, padre, marito, datore di lavoro ecc. non può dare il permesso a suo nome. La legge dice che hai il diritto di interrompere l’attività in qualsiasi momento e solo perché hai acconsentito a un’attività (ad esempio baciare) non significa che sei d’accordo con la cosa successiva (ad esempio toglierti i vestiti). La legge dice anche che puoi indicare il tuo non accordo da quello che fai (la tua condotta). Questo significa che una donna non deve dire “NO” per aver comunicato il non consenso.
Quanto segue è il codice penale canadese sul consenso.
Significato di “Consenso”
dal codice penale del Canada
273.1 (1) Soggetto al comma (2) e al comma 265(3), “consenso” significa, ai fini degli articoli 271, 272 e 273, l’accordo volontario del denunciante di impegnarsi nell’attività sessuale in questione.
Non si ottiene il consenso
(2) Non si ottiene il consenso, ai fini degli articoli 271, 272 e 273, quando
(a) l’accordo è espresso dalle parole o dal comportamento di una persona diversa dal denunciante;
(b) il denunciante è incapace di acconsentire all’attività;
(c) l’accusato induce il querelante a partecipare all’attività abusando di una posizione di fiducia, potere o autorità;
(d) il querelante esprime, con parole o comportamento, una mancanza di consenso a partecipare all’attività; o
(e) il querelante, avendo acconsentito a partecipare all’attività sessuale, esprime, con parole o comportamento, una mancanza di consenso a continuare l’attività.
Sottosezione (2) non limitante
(3) Niente nella sottosezione (2) deve essere interpretato come limitante le circostanze in cui non si ottiene il consenso.
1992, c. 38, s. 1.
Dove la convinzione del consenso non è una difesa
273.2 Non è una difesa per un’accusa ai sensi degli articoli 271, 272 o 273 che l’imputato abbia creduto che il denunciante abbia acconsentito all’attività che costituisce l’oggetto dell’accusa, quando
(a) la convinzione dell’imputato sia nata da
(i) intossicazione autoindotta, o
(ii) imprudenza o cecità intenzionale; o
(b) l’imputato non ha preso misure ragionevoli, nelle circostanze note all’imputato in quel momento, per accertare che il denunciante fosse consenziente.