Cosa sapere

It’s è una contrazione e dovrebbe essere usata dove una frase normalmente si leggerebbe “è”. Its senza apostrofo, invece, è la parola possessiva, come “his” e “her”, per i sostantivi senza genere. Per esempio: “Il sole era così luminoso che i suoi raggi mi hanno accecato”.

È successo a tutti noi: scrivete it’s e poi vi rendete conto che volevate dire its. (E con “rendersi conto” intendiamo occasionalmente, “essere fustigati nella sezione commenti.”

La regola è in realtà piuttosto semplice: usare l’apostrofo dopo it solo quando parte di una parola è stata rimossa: it’s raining significa che sta piovendo; it’s been warm significa che è stato caldo. It’s è una contrazione, nello stile di can’t per cannot e she’s per she is.

Ma questa regola non avrebbe funzionato qualche secolo fa.

Storia di It’s vs. Its

Lungo tempo fa, l’inglese era come molte altre lingue in cui ogni sostantivo aveva un genere: maschile, femminile o neutro. Anche i pronomi – quelle efficienti paroline che usiamo per sostituire i nomi, come I, you, he, she, we, they, e it – avevano un genere; il genere di un pronome era determinato dal genere del nome a cui si riferiva. Il pronome possessivo per i sostantivi neutri era il suo: “Aprile con le sue dolci docce”. Ma quando l’inglese cominciò a collegare his e her solo a maschi e femmine effettivi, his per gli oggetti sembrava sempre più sbagliato, e it – senza s – cominciò ad essere usato: “April with it sweet showers”. Intorno al 1600 si cominciò ad usare it’s: “April with it’s sweet showers”. L’it’s aveva un apostrofo, proprio come farebbe un sostantivo possessivo come April’s.

Questa forma apostrofata del possessivo rimase estremamente comune per tutto il XVII secolo. La versione senza apostrofo divenne dominante solo nel XVIII secolo – probabilmente perché it’s stava assumendo un nuovo ruolo, sostituendo la contrazione ‘tis. It’s here era arrivato e ‘tis here stava scomparendo.

Vediamo ancora il possessivo it’s nei tweet tratteggiati e nei volantini dei negozi di materassi locali, ma il fatto che fosse giusto 300 anni fa non lo rende corretto oggi. Per quelli di noi che vivono – e scrivono – nel qui e ora, usate it’s solo quando volete dire è o ha. E lasciate perdere l’apostrofo in tutti gli altri casi.

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