Gli estrogeni equini coniugati per via orale (CEE) sono la formulazione estrogenica più usata per la terapia ormonale postmenopausale da soli o in combinazione con un progestinico. CEE è più comunemente usato per la gestione dei primi sintomi della menopausa come vampate di calore, vaginite, insonnia e disturbi dell’umore. Inoltre, se usato all’inizio della fase menopausale (età 50-59 anni), CEE previene l’osteoporosi e può in alcune donne ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) e il morbo di Alzheimer (AD). Sembra esserci un meccanismo comune attraverso il quale gli estrogeni possono proteggere da CVD e AD.
CEE è una formulazione naturale di un estratto preparato dall’urina delle cavalle gravide. Il monogramma del prodotto elenca la presenza di soli 10 estrogeni che consistono negli estrogeni classici, estrone e 17β-estradiolo, e un gruppo di estrogeni insaturi ad anello B unici come equilin e equilenin. Gli estrogeni insaturi dell’anello B sono formati da una via steroidogenica alternativa in cui il colesterolo non è un intermedio obbligatorio. Sia la via di somministrazione che la struttura di questi estrogeni giocano un ruolo nella farmacologia generale della CEE. In contrasto con il 17β-estradiolo, gli estrogeni insaturi dell’anello B esprimono i loro effetti biologici principalmente mediati dal recettore estrogenico β e non dal recettore estrogenico α.
Tutti i componenti estrogenici della CEE sono antiossidanti, e alcuni estrogeni insaturi dell’anello B hanno un’attività antiossidante molto più grande dell’estrone e del 17β-estradiolo. Gli effetti cardioprotettivi e neuroprotettivi della CEE sembrano essere, in una certa misura, dovuti alla sua capacità di prevenire la formazione di LDL e HDL ossidate, e inibendo o modulando alcune delle proteasi chiave coinvolte nella morte cellulare programmata (apoptosi) indotta dal neurotrasmettitore glutammato in eccesso e altre neurotossine.
Combinazioni selettive di estrogeni insaturi dell’anello B hanno il potenziale di essere sviluppate come nuovi agenti terapeutici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e del morbo di Alzheimer sia nelle donne che negli uomini che invecchiano.
Questo articolo fa parte di un numero speciale intitolato “Menopausa”.