Chiunque abbia dato un’occhiata alla cultura egiziana non può non aver notato il significato del significato del fiore di loto nella loro cultura.

Nell’antico Egitto c’erano due tipi principali di loto che crescevano, quello bianco e quello blu (scientificamente una ninfea, ma simbolicamente un loto). Inoltre un altro tipo, il fiore di loto rosa, fu introdotto in Egitto durante il tardo periodo della loro civiltà. Se si osservano i molti geroglifici, è facile vedere che il fiore di loto blu è il più comunemente raffigurato.


Questa opera d’arte egizia mostra il sacerdote Nebsini che tiene un fiore di loto blu

Come menzionato nell’introduzione sopra sui significati del fiore di loto, questa pianta è nota per essere associata alla rinascita. Questo è una conseguenza del fatto che si suppone che si ritragga nell’acqua durante la notte, e che emerga fresca al sole il giorno successivo (vedi l’introduzione per come una pianta di loto fiorisce effettivamente). Gli egiziani associavano quindi il fiore di loto al sole che scompariva anch’esso nella notte, per poi riemergere al mattino. Quindi il loto venne a simboleggiare il sole e la creazione. In molte opere geroglifiche il loto è raffigurato come emergente da Nun (l’acqua primordiale) che porta il Dio Sole.

Come qualcosa che è associato alla rinascita, non è una sorpresa che il fiore di loto sia anche associato alla morte, e il famoso libro egiziano dei morti è noto per includere incantesimi che sono in grado di trasformare una persona in un loto, permettendo così la resurrezione.

Un altro fatto interessante sul significato del fiore di loto per gli egiziani era il modo in cui veniva usato come simbolo per l’unificazione dei due regni egizi, cioè il legame tra l’alto e il basso Egitto. Per molto tempo il loto era stato usato nei geroglifici e nell’arte dell’alto Egitto, mentre nel basso Egitto la pianta del papiro era particolarmente abbondante. Perciò le immagini del loto e del papiro che erano cresciuti insieme e si erano intrecciati l’uno con l’altro vennero ad essere un simbolo dell’unione dei due regni.

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