Da Maxwell Motors a Chrysler
In un anno dalle sue dimissioni da Buick, Chrysler aveva assunto la direzione sia della Willys-Overland Company che della Maxwell Motor Company, Inc. A quel tempo, Maxwell era un’azienda in difficoltà, affogata nei debiti. Chrysler si mise a rianimarla, presentando la Chrysler Six nel gennaio 1924 durante il New York Automobile Show. Il genio della nuova auto di Chrysler non era solo la sua tecnologia avanzata del motore e il suo aspetto elegante, ma il suo prezzo: sotto i 2.000 dollari, aveva un prezzo per la gente media. L’auto a basso costo fu un successo con il pubblico, e circa 32.000 unità furono costruite e vendute in un solo anno. Il marchio Chrysler fu un tale successo che nel 1925 la Maxwell Motor Corporation fu riorganizzata nella Chrysler Corporation.
Nel 1928 Chrysler acquistò Dodge Brothers, Inc. e più tardi quell’anno introdusse il primo modello Plymouth per competere con Ford e Chevrolet di prezzo modesto. La società divenne una delle principali aziende dell’industria automobilistica americana e Chrysler fu nominato uomo dell’anno dalla rivista Time nel 1928. Quell’anno stava cavalcando in alto, mentre la Chrysler Corporation entrava nel livello superiore della produzione automobilistica americana, insieme alla General Motors e alla Ford Motor Company.
Non contento solo di costruire automobili iconiche, Chrysler rivolse la sua attenzione alla costruzione di un edificio iconico. Tra il 1928 e il 1930 supervisionò la costruzione del Chrysler Building, un impressionante grattacielo Art Deco, alto 77 piani, all’angolo tra Lexington Avenue e la 42esima strada a New York City. Fino al completamento dell’Empire State Building nel 1931, il Chrysler Building era l’edificio più alto del mondo. La struttura era un’impresa separata dal business delle auto, progettata come un’impresa commerciale per i due figli di Chrysler, che non erano interessati a unirsi al padre nell’industria automobilistica.
Chrysler si ritirò come presidente della sua azienda nel 1935, anche se rimase come presidente del consiglio di amministrazione fino alla sua morte. Nel 1937 pubblicò la storia della sua vita in forma di serie; questi articoli furono poi raccolti in un’autobiografia, Life of an American Workman (1950). La storia della vita di Chrysler era tanto una storia d’amore quanto di lavoro. Come scrisse,
Il divertimento che avevo provato nel fare le cose da ragazzo fu centuplicato quando iniziai a fare le cose da uomo. C’è nella fabbricazione una gioia creativa che solo i poeti dovrebbero conoscere. Un giorno mi piacerebbe mostrare a un poeta come ci si sente a progettare e costruire una locomotiva ferroviaria.
Nel 1938 Chrysler ebbe un ictus nella sua casa di Long Island, N.Y., e quello stesso anno sua moglie morì di emorragia cerebrale. Due anni dopo Chrysler ebbe un secondo ictus e morì a 65 anni. Fu sepolto accanto alla moglie nel mausoleo di famiglia nel cimitero di Sleepy Hollow, Tarrytown, N.Y.
Lee Iacocca