Testo completo
Due strade divergevano in un bosco giallo
e dispiaciuto di non poterle percorrere entrambe
e di essere un solo viaggiatore, a lungo mi fermai
e ne guardai una più in basso possibile
dove si piegava nel sottobosco;5
Poi presi l’altro, come altrettanto giusto
e che aveva forse la pretesa migliore,
perché era erboso e voleva essere consumato;
anche se per quello, il passaggio lì
li aveva consumati davvero allo stesso modo,10
ed entrambi quella mattina giacevano ugualmente
in foglie che nessun passo aveva calpestato nere.
Oh, ho tenuto il primo per un altro giorno!
Ma sapendo come la strada porta alla strada,
dubitavo di poter tornare indietro.15
Lo racconterò con un sospiro
Da qualche parte, secoli e secoli dopo:
Due strade divergevano in un bosco e io-
ho preso quella meno battuta,
e questo ha fatto la differenza.20
Sommario
L’oratore sta nel bosco, considerando un bivio nella strada. Entrambe le strade sono ugualmente consumate e ugualmente ricoperte di foglie non calpestate. L’oratore ne sceglie una, dicendosi che prenderà l’altra un altro giorno. Eppure sa che è improbabile che abbia l’opportunità di farlo. E ammette che un giorno, in futuro, ricreerà la scena con una leggera variazione: affermerà di aver preso la strada meno battuta.
Forma
“La strada non presa” consiste in quattro strofe di cinque versi. Lo schema della rima è ABAAB; le rime sono rigorose e maschili, con la notevole eccezione dell’ultimo verso (di solito non si sottolinea la -ence di differenza). Ci sono quattro sillabe sottolineate per riga, che variano su una base di tetrametro giambico.
Commento
Questa è una delle poesie più conosciute e più spesso incomprese del pianeta. Diverse generazioni di lettori disattenti l’hanno trasformata in un pezzo di Hallmark felice-graduatoria-figlio, cogliere il futuropuffery. Maledetto da un perfetto connubio di forma e contenuto, da una frase che cattura, ricavata da parole semplici, e da una metafora risonante, sembra che “The Road Not Taken” venga memorizzata senza essere realmente letta, e per questo è morta nella non-morte del cliché dell’immortalità banale.
Ma voi stessi potete resuscitarlo dalla condizione di zombie leggendolo – non con l’immaginazione, addirittura, ma semplicemente con accuratezza.Delle due strade l’oratore dice “il passaggio lì / le aveva portate davvero allo stesso modo”. Infatti, entrambe le strade “quella mattina giacevano / in foglie che nessun passo aveva calpestato di nero”. Significato: Nessuna delle due strade è meno percorsa. Questi sono i fatti; non possiamo giustificatamente ignorare i riverberi che mandano attraverso i facili aforismi delle ultime due strofe.
Una delle attrazioni della poesia è il suo dilemma archetipico, che riconosciamo immediatamente perché ognuno di noi lo incontra innumerevoli volte, sia letteralmente che figurativamente. Sentieri nei boschi e bivi nelle strade sono antiche e radicate metafore per la linea della vita, le sue crisi e decisioni. I bivi identici, in particolare, simboleggiano per noi il nesso tra libero arbitrio e destino: Siamo liberi di scegliere, ma non sappiamo veramente in anticipo tra cosa stiamo scegliendo. Il nostro percorso è, quindi, determinato da un accrescimento di scelta e caso, ed è impossibile separare le due cose.
Questa poesia non consiglia. Non dice: “Quando arrivi a un bivio, studia le impronte e prendi la strada che non hai percorso” (o anche, come enigmaticamente diceva Yogi Berra, “Quando arrivi a un bivio, prendilo”). L’obiettivo di Frost è più complicato. In primo luogo, non c’è una strada meno battuta in questa poesia; non è nemmeno un’opzione. Poi, la poesia sembra più interessata alla questione di come il presente concreto (boschi gialli, strade erbose coperte di foglie cadute) apparirà da un punto di vista futuro.