Background
Il fatto che il DDT (o dicloro-difenil-tricloroetano) abbia giocato un ruolo nel declino dell’aquila calva e di altre popolazioni di uccelli rapaci (ad esempio, falchi pescatori, pellicani bruni) è ora comunemente apprezzato dalla maggior parte dei biologi. Tuttavia, il legame tra il DDT e l’assottigliamento del guscio delle uova che ha causato il fallimento riproduttivo in questi uccelli non è stato inizialmente riconosciuto. Alla fine, il collegamento è stato fatto riesaminando la descrizione della menomazione.
Il primo legame tra il DDT e la diminuzione delle aquile calve e altre popolazioni di rapaci era l’osservazione costante di alti carichi corporei di metaboliti del DDT. In altre parole, c’era co-occorrenza delle popolazioni di uccelli in declino e la causa candidato, DDT. C’era anche la prova di un percorso di esposizione completo per gli uccelli basato sul carico corporeo del DDT. Tuttavia, test approfonditi sulla tossicità del DDT sulla mortalità degli uccelli adulti non hanno rivelato alcuna relazione. Questo suggeriva che il meccanismo proposto, la tossicità, non era plausibile. Tuttavia, la letalità non era il danno; il declino degli uccelli da preda era il danno. Era necessario un nuovo modello concettuale che considerasse altri meccanismi che potevano provocare il declino delle popolazioni di uccelli. In un riesame dell’analisi complessiva, divenne evidente che le specie scelte per i test erano state relativamente tolleranti all’esposizione al DDT rispetto a quelle che erano colpite in natura, e che l’endpoint osservato in questi test (letalità) non rifletteva il successo o il fallimento riproduttivo risultante dall’esposizione al DDT.
Le osservazioni sul campo rivelarono infine un potenziale meccanismo plausibile di fallimento riproduttivo dovuto all’assottigliamento del guscio delle uova tra le aquile calve e altri rapaci. Gli esperimenti di laboratorio hanno mostrato che il DDE potrebbe causare l’assottigliamento del guscio delle uova. Gli studi sul campo hanno mostrato che le esposizioni al DDE, un metabolita del DDT, erano sufficienti a causare effetti in molte specie di uccelli in base alla relazione stressor-response. L’insieme di questi risultati ha fornito linee di prova per cui il DDT potrebbe causare l’assottigliamento del guscio delle uova e ridurre il successo riproduttivo, un danno più specifico del declino della popolazione degli uccelli.
Outcome
Nel 1972, il DDT fu bandito dalla maggior parte degli usi negli Stati Uniti. Negli anni successivi al divieto, l’aquila calva e altre popolazioni di uccelli rapaci hanno lentamente recuperato. Il recupero delle popolazioni di uccelli dopo che l’uso del DDT è stato vietato, è un esempio di mitigazione dell’effetto in seguito alla manipolazione della causa, ed è una prova molto forte che l’uso del DDT era, infatti, la vera causa del declino dell’aquila calva e di altri uccelli da preda.